venerdì 4 febbraio 2011

L'immagine del profilo non è mia l'ho presa da questo sito che racchiude molte forme d'arte!
Fateci un giro  vi   piacerà ;]
http://browse.deviantart.com/photography/?q=traveller#/d2tvuy1
Stasera sono particolarmente  riflessiva , mi faccio paura da sola....
Cercando di dare ancora un senso al nome del mio blog mi arovello..."Route 66",viaggiare...cos'è viaggiare? il viaggio non è fatto solo di crescita e di meraviglia, ma anche di comunicazione(direte "ha scoperto l'acqua calda!")ma fino a stasera non mi ero mai messa a pensare al viaggio come forma comunicativa,con vergogna ammetto che ritenevo il viaggio una forma di puro turismo...
Certo in viaggio devi saper comunicare ma ci si limita a chiedere "quanto costa quel souvenir...", "...mi sa dire dov'è..."[è abbastanza squallido...no??!]
Per secoli il viaggio è stata la forma di comunicazione e di conoscenza privilegiata,non ho intenzione di criticare la moderna forma di comunicazione,penso semplicemente che non bisogna perdere la voglia di rapportarsi col prossimo dal vivo...intraprendere un discorso reale senza filtrarlo attraverso uno schermo che impoverisce la qualità dello scambio comunicativo e del rapporto che si instaura o si potrebbe instaurare,poichè elimina tutti gli aspetti non verbali (gestualità,mimica facciale...)che hanno sempre caratterizzato i rapporti tra individui e che a mio avviso sono importantissimi per una comunicazione  vera.
La scelta del nome ammetto che  inizialmente è stata impulsiva e basata sulle mie passioni e sui miei sogni (ad esempio poter viaggiare e vedere il mondo e le sue meraviglie)poi ho realizzato che  poteva rispecchiare  uno degli obiettivi del laboratorio e sono arrivata alla conclusione che "route 66" sia perfetto come nome del mio blog...
Ho riflettuto e  secondo me, crescere è come percorrere un viaggio,e come la strada dei miei sogni può essere sterrata (ricca di ostacoli), o asfaltata,tortuosa o diritta...
Come ogni viaggio anche quello della crescita può e deve essere meraviglioso e pieno di sorpese, se percorso con le persone giuste può diventare un bagaglio ricco di esperienze.
*mi scuso se ho detto cose scontate ma mi sembrava carino scriverle lostesso : ]

Storia della highway

Come tutte le altre highways anche la 66 aveva il fondo in terra battuta. Grazie agli sforzi dell'Associazione della Route 66, divenne la prima completamente asfaltata nel 1938. Molti erano i punti pericolosi così che alcuni tratti la fecero conoscere come Bloody 66 (66 sanguinaria), ma subito vennero avviati lavori per migliorare la sicurezza e togliere le curve più pericolose. Un tratto (attraverso le Black Mountains in Arizona) era costellato di tornanti e considerato così pericoloso che i primi viaggiatori, troppo spaventati alla prospettiva di guidare da soli su di una strada così pericolosa, spesso ingaggiavano piloti locali esperti del tracciato. Questo tratto rimase così fino al 1953 e nonostante questo pericoloso tratto la Route 66 rimase molto popolare. Durante la seconda guerra mondiale, la Route 66 vide il passaggio dei molti che si recavano verso le industrie di materiale bellico in California.
Negli anni cinquanta, la Route 66 divenne la strada preferita da chi si spostava verso Los Angeles per vacanza. La strada passa attraverso il Painted Desert (Deserto dipinto) in Arizona e nei pressi del Grand Canyon. Meteor Crater, il celebre cratere meteoritico dell'Arizona era una delle altre attrazioni che punteggiavano il viaggio.