venerdì 4 febbraio 2011

La scelta del nome ammetto che  inizialmente è stata impulsiva e basata sulle mie passioni e sui miei sogni (ad esempio poter viaggiare e vedere il mondo e le sue meraviglie)poi ho realizzato che  poteva rispecchiare  uno degli obiettivi del laboratorio e sono arrivata alla conclusione che "route 66" sia perfetto come nome del mio blog...
Ho riflettuto e  secondo me, crescere è come percorrere un viaggio,e come la strada dei miei sogni può essere sterrata (ricca di ostacoli), o asfaltata,tortuosa o diritta...
Come ogni viaggio anche quello della crescita può e deve essere meraviglioso e pieno di sorpese, se percorso con le persone giuste può diventare un bagaglio ricco di esperienze.
*mi scuso se ho detto cose scontate ma mi sembrava carino scriverle lostesso : ]

2 commenti:

  1. Interessante nominare una strada per indicare un viaggio, spesso si parla della partenza e dell'arrivo trascurando il percorso.
    Quando prendi l'autostrada non ti accorgi neppure di passare in mezzo a paesetti stupendi con gente e storie uniche.
    Così anche con il web arrivi dove fino a qualche tempo fà non si poteva neppure sognare,
    vedere immagini di posti molto distanti e situazioni inimmaginabili.
    Vedere un'immagine di guerra, soffrire per quella realtà senza chiedersi neppure come sta chi tiene in mano la telecamera, uno dei tanti aspetti che perdiamo per strada concentrandosi solo sull'arrivo, sul fatto ritenuto più importante.
    Ed ecco la novità di fare questo "viaggio" nel web in compagnia, dove ognuno è libero di cogliere un frammento del viaggio e condividerlo, osservare da "finesrini" diversi il paesaggio della route 66, richiamando l'attenzione degli altri quando si nota qualcosa di interessante.
    Ecco che il viaggio considerato troppo pericoloso da affrontare da solo può essere accompagnato dagli amici.
    Ecco che i confini fra la navigazione condivisa in internet, un viaggio in auto e il processo di crescita di un ragazzo si confondono, o meglio si fondono per creare delle nuove rivoluzionarie competenze sociali

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  2. è proprio vero...parliamo di viaggio quando in realtà a noi interessa l'arrivo,la destinazione..senza guardare quello che c'è lungo il percorso,quello che troviamo lungo il "viaggio"...in realtà la parte più importante non è l'arrivo, ma come ci si arriva, la strada, il percorso che si fa e con chi, per giungere alla destinazione!

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